Prigionieri/e | Spagna – Aggiornamenti e appello alla solidarietà internazionale con Monica e Francisco

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Settimana di solidarietà con Mónica Caballero e Francisco Solar

Solidaridad
Facciamo appello alla solidarietà con i nostri compagni Monica e Francisco nella settimana tra il 29 febbraio e il 10 marzo per informare e rendere visibile la loro situazione!

L’8-9-10 marzo 2016 si terrà il processo contro di loro presso il Tribunale Nazionale di Madrid, dopo oltre due anni di carcerazione preventiva.

Sono accusati di danneggiamento, cospirazione e appartenenza a gruppo criminale con finalità di terrorismo, per cui il magistrato sta chiedendo una condanna a 44 anni di carcere a testa. Il loro arresto è stato il primo in una serie di operazioni anti-terrorismo tra Catalogna, Madrid e Palencia, denominate Operazione Pandora e Operazione Piñata, con un totale di oltre 40 persone accusate di fare parte di questa presunta “organizzazione terroristica”.

Ma di che organizzazione si tratta?
GAC è l’acronimo di Grupos Anarquistas Coordinados (Gruppi Anarchici Coordinati), sigla utilizzata dalla polizia per costruire questa immaginaria organizzazione.

Che cos’è il GAC?
E’ un progetto di coordinamento a livello nazionale di gruppi anarchici, con il fine di contribuire alla creazione di un movimento anarchico forte e coeso. Coordinamento basato sui principi di solidarietà, mutuo soccorso e azione diretta.
Il GAC ha tenuto campagne pubbliche in supporto di prigionieri/e, inoltre nel 2013 ha pubblicato un libro intitolato “Contro la Democrazia”, in cui l’analisi di diverse strutture politiche veniva accompagnata da proposte di intervento in ambito antiautoritario e di libertà individuale.

In ogni caso, l’elemento ovvio è che in nessun caso si sia trattato di un’organizzazione terroristica, dal momento in cui nessuna delle azioni di cui sono accusati Monica e Francisco o altri indagati/e è stata rivendicata da questa sigla. La presunta organizzazione terroristica “GAC” è una mera creazione della polizia alla quale giudici e magistrati hanno dato credito, una buona occasione per cercare di screditare, criminalizzare e spazzare via delle idee e delle pratiche che storicamente hanno contribuito e continuano a contribuire alla lotta contro il potere e i suoi molteplici ingranaggi.

[…]
Il processo contro Monica e Francisco rappresenta un precedente che rischia di colpire i conflitti di oggi e quelli futuri. Creare un’organizzazione fittizia in cui ognuno/a ha un ruolo.

Quanto potrebbe apparire come un ridicolo insulto al buon senso, smette di esserlo nel momento in cui più e più persone vanno a riempire le galere spagnole. L’accusa di terrorismo, o in caso fallisse quella di “glorificazione del terrorismo”, servono come una sorta di bacchetta magica con cui lo Stato cerca di liberarsi di varie forme di opposizione alla sua onnipresenza e alla sua repressione.

Facciamo appello alla solidarietà con i nostri compagni Monica e Francisco nella settimana tra il 29 febbraio e il 10 marzo per informare e rendere visibile la loro situazione!

Per fare sentire loro che non sono soli nell’affrontare questa macchina che vorrebbe divorare la loro libertà e le loro vite!
Libertà per Monica e Francisco!


Maggiori info

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Aggiornamento sulla situazione di Francisco Solar e Mónica Caballero

Come è pubblico già da vari giorni, x compagnx affronteranno il processo di fronte alla Audiencia Nacional i giorni 8, 9 e 10 marzo. Per questo si sarebbe sollecitato anticipatamente alle Istituzioni Penitenziarie il loro trasferimento nelle carceri di Madrid; per continuare nella preparazione del loro processo con gli avvocati, visto che i compagnx sono statx dispersi nel carcere di Villabona, Asturias (a centinaia di Km dal posto in cui abitavano e portavano avanti la loro vita militante e affettiva).

Così, il giorno 21 febbraio scorso, il compagno Francisco Solar è stato trasferito da Villabona – senza avviso previo come sempre accade in questi casi – verso León dove ha trascorso la notte per essere poi trasferito nuovamente, questa volta verso il carcere di Palencia. Lì, una volta dentro, è stato messo in isolamento dove lo tengono completamente separato dal resto dei prigionieri, gli vengono tolti
praticamente tutti i suoi effetti personali e non gli vengono concesse chiamate telefoniche, tranne una per comunicare dove si trova.
Ricordiamo che in situazioni “normali” il compagno è autorizzato dalle Istituzioni Penitenziarie a fare 8 chiamate settimanali, e che queste, insieme a un colloquio di 40 minuti alla settimana e alle lettere che riceve, rappresentano tutto il suo contatto con l’esterno.

E’ stato presentato uno scritto al Tribunale di Sorveglianza Penitenziaria sollecitando:

-il trasferimento immediato a Madrid in un carcere misto, visto che essendo imparentato con Mónica ha il diritto di fare colloqui con lei.
-Il fine dell’isolamento e la restituzione dei suoi effetti personali.
-I colloqui con gli avvocati senza divisoria una volta a Madrid.

D’altro lato, la compagna Mónica Caballero non viene ancora trasferita e si trova ancora in Villabona.

Continueremo a diffondere la loro situazione nei prossimi giorni ribadendo sempre la nostra solidarietà incondizionata verso i due compagnx…

Barcellona, 26 febbraio 2016