LO sTATO E I sUOI mILLE TENTACOLI SO’AVVERTITI!
VI SIETYE MESSI COL MESSICANX SBAJATX
Mejor morir de piè que de rodillas
Marzo 11th, 2016 — acrazia, alla posterità, anarchismo, anticapitalismo, arresti, Artisti e Gruppi MUsicali, assoluzioni, autogestione, autonomie, AZIONE DIRETTA, benessere olistico, Bologna, bolognina, canzoni, Centri A-Sociali, clandestinità, compagnx arrestatx, dal carcere, eco-estremismo, eco-terrorismo, Elettronica, globo, Italia, lotta anticarceraria, messico, Miguel Angel Peralta Betanzos, misure cautelari, multimedia, Napoli, natura selvaggia, NICHILISMO, okkupazioni, pkt, pktWildSolitaryStory, porkonero, processi, punxNOTdead, repressione, riflessioni, satira, sentenze, sessualità, sfoghi, sicilia, Squats, tekno, terrorismo, testi, testi canzoni, udienze, video, videoclip, volantino, xm24
Marzo 6th, 2016 — aggiornamenti, anarchismo, arresti, compagnx arrestatx, D.F., lotta anticarceraria, messico, okkupazioni, repressione, udienze
Il primo marzo c’è stata la prima udienza per presentare le prove davanti a un giudice di Città del Messico, riguardo l’arresto di Jorge e le modalità in cui è avvenuto.
In questa udienza sono state presentate diverse prove che smentiscono la versione della Procura Generale della Repubblica (PGR) sul modo in cui il compagno è stato arrestato lo scorso 26 febbraio 2016.
Jorge ha assistito all’udienza tramite videoconferenza e finalmente, in quel triste momento, i compagnx hanno potuto essere evramente sicurx che Yorch si trova recluso nel carcere di Hermosillo, nello Stato di Sonora, nel Nord della Repubblica messicana, a quasi 2000 km dal D.F. Scontato dire quanto questa sia una strategia di isolamento, ormai abituale, per rompere le reti di amicizia, compagnerismo e rendere difficile la solidarieta’
La data limite per determinare la validità delle prove è il 6 marzo, giornata il cui sarà un fottuto PM a decidere delle sorti del nostro compagno Yorch e se e come portarlo a un processo, con la scontata dilatazione delle tempistiche per la scarcerazione.
Il caso specifico di Jorge forma parte di un montaggio più ampio, mediatico e poliziesco, contro il movimento anarchico in generale e contro la OkupaChe in particolare.
Pochi giorni fa un giornale locale ha pubblicato un articolo in cui si facevano nomi e cognomi di compagnx, segnalati spudoratamente e pubblicamente per un’inventata organizzazione criminale, dedita (a loro dire) allo spaccio all’interno della UNAM, l’università autonoma di Città del Messico.
Intanto le minacce di sgombero per lo storico spazio sono ormai all’ordine del giorno. Chi ci vive ormai passa le sue giornate tra paura e attesa di uno sgombero quasi inevitabile (anche se vi confesso che non è la prima volta che lo spazio è sotto pressione, anche se ora la situazione è senza dubbio molto grave).
Le autorità universitarie hanno già ripetutamente dichiarato la volontà di riappropriarsi dell’Auditorio CheGuevara e, negli ultimissimi giorni, sta circolando un referendum per determinare il futuro del posto
Febbraio 28th, 2016 — aggiornamenti, anarchismo, arresti, compagnx arrestatx, comunicati, messico, misure cautelari, repressione
Durante tutta l’ultima settimana di febbraio le varie compagnx dell’Auditorio CheGuevara (spazio okupato dall ’99 all’interno del campus universitario di Città del Messico) avevano ricevuto minacce, pressioni, pedinamenti, provocazioni, foto…situazione che, a dirla tutta, va avanti dall’inizio di questo percorso autogestito, da fine anni ’90.
Solo tenendo conto di questo contesto, possiamo forse comprendere l’arresto di “Yorch” e la modalità in cui è avvenuto.
Jorge non è il vero obbiettivo delle autorità ma viene usato il suo arresto come attacco repressivo verso un movimento acrata molto ampio, che comincia a sfuggire di mano ai burratinax del controllo totale.
L’arresto di Yorch è solo l’ultima conseguenza di una strategia repressiva decennale; Yorch non era seguito, minacciato, provocato, torturato solo in questi ultimi giorni ma da diversi anni, ininterrottamente. E, senza voler fare le vittime o compiangerci, il suo caso è esemplare di decine di migliaia di altri in Messico e non solo.
Brutalità poliziesca, corruzione, occultamento delle prove, accuse inventate, costruzioni giudiziarie quantomeno psichedeliche sono la normalità e forse Yorch ha avuto solo la sfortuna di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato. O forse no, magari Yorch era stato volutamente preso di mira, perchè molto esposto e conosciuto in “certi ambienti”.
A Yorch hanno fabbricato un’accusa su misura, che calzava perfettamente con l’immaginario creato con anni di “informazione” e controllo mediatico delle persone attraverso i mezzi di comunicazione. Lo accusano di averlo trovato in possesso di uno zaino contenente 50 dosi di cocaina, 400g di ganja e un gran numero di pasticche ed ora per questo grave crimine (inventato ad hoc) è stato trasferito nel carcere federale di Hermosillo (nello stato di Sonora), a migliaia di Km dalla sua città, compagnx e amicx.
Nonostante autorità (universitarie e non) parlino di Yorch come “uno di quei vandali, incappucciati, terroristi che si finanziano con la vendita di droghe”, sappiamo che è tutta una scusa.
Non dimentichiamo gli oltre 15 anni di infamie, menzogne, provocazioni, sequestri di persona, pestaggi, arresti ed anche omicidi nei confronti dei collettivi politicizzati all’interno dell’università, ed in particolare verso il Che
Non dimentichiamo i fatti del 3 marzo 2014 e ricordiamo che Yorch c’era anche lì, è stato picchiato, torturato, umiliato e lui non ha mai smesso di denunciare la complicità delle istituzioni universitarie in quella operazione di tipo paramilitare.
Non dimentichiamo che i mezzi di dis-informazione stanno maneggiando questo situazione come un caso non-politico, senza però dire che durante il primo interrogatorio a Yorch sono state fatte domande precise su manifestazioni, azioni dirette, nomi di persone; neanche una domanda sulla sua presunta organizzazione criminale, sui suoi fornitori o reti di spaccio…
Febbraio 4th, 2016 — Bologna, bolognina, General, Italia, repressione, sfoghi, testi, xm24
Storie di ordinaria illegalità
PRINCIPESSA GRAZIELLA BATTE TRE .
1
La sera di sabato 30 gennaio
Esco da dove ero e non trovo la bici
A Bologna ne rubano tante
Smadonno e ringrazio il cielo per darci un caprio espiatorio su cui sfogarci
(in realtà svariatx: Madonne, Gesù, Patretern’ e angeli varx…che puntualmente schiodo dal cielo)
Ma non mi abbatto
Ho amici e una ciclofficina a disposizione
Recupero una graziella, si chiama Principessa
Esco avvolto dalla insopportabile nebbia padana che si taglia con l’affettatrice
e un freddo umido che pervade ossa doloranti perché rotte numerose volte
Nonostante la serata da lupi e la desolazione, a ben guardare non sono solo
Mi sò portato dietro la coda da XM24
Una serie di . mi ha seguito per oltre 10 km
da via Fioravanti fino in via Emilia Ponente
e anche a ritroso, tornando verso la Bolognina
Guardate il tragitto
Li ho visti
La . in questione era verde
Durante il tragitto li ho fatto fare giri di rotonde due, tre volte e ho deciso di non seminarli
Sai com’è, la bici è agile, permette cambi direzionali incontrollabili e comincerei a ragionarci seriamente sulla sua grande utilità come mezzo di spostamento
2
Facendo due giri a vuoto semino la prima .
ma nè spuntata n’altra poco dopo, stavolta grigia
…e ancora dietro
La cosa comincia a farsi surreale ed anche pericolosa
quando supero via Terracini e mi lancio verso la discesona di via Vittorio Sabena,
uno stradone a due corsie in una sola direzione
accostato da un’altra corsia d’emergenza che io percorrevo in bici
La strada in questione porta a un sottopassaggio, ovvero un tunnel
per poi risalire verso la rotonda
che svia verso Prati di Caprara e l’Ospedale Maggiore
Proprio sotto il ponte, sti paramilitari in borghese cominciano a starmi attaccati dietro
tenendo l’andatura della bici
Io mi sposto a destra ma non passano e allora sono io che freno portandomeli di fianco
Quando li guardo fanno finta di nulla, accellerano e vanno via
Innervosito faccio la salita a manetta, sicuro di reicontrarmeli in cima
Gia pronto a un fermo mi avvio convinto di affrontarli
ma loro non ci sono
Mi immagino che, essendo stati sgamati, hanno preferito ritirarsi
Invece mentre faccio lentamente via Prati di Caprara verso il semaforo rosso
la . grigia mi affianca nuovamente, ma continuano a non guardarmi
A quel punto mi sono fermato per capire cosa minchia stessero facendo
e quando scatta il semaforo verde partono a dx su via Emilia Ponente (dir.Modena)
fermandosi a pochi metri dalla svolta, in una piccola area di fronte un palazzo signorile
Sconfortato e innervosito gli sono andato incontro e loro sono partiti verso di me
li ho messi in controsenso, poi costretti di traverso in mezzo al traffico
sull’incrocio tra via Emilia Ponente, via Prati di Caprara e via Sandro Pertini,
raggirati ancora e mi ci sono messo dietro, intanto che il traffico si rifermava al semaforo.
Scattato il verde sti cazzoni , partono per via Emilia Ponente,
nonostante ci sia un divieto grande cosi
che rende quella direzione (verso Porta San Felice) accessibile solo agli autobus
Ma loro posson tutto, raggirare i divieti dai loro padroni inventati,
perseguitare una persona pensando che sia tanto stupida da non accorgesene
Alla fine si sono fermati e quando li ho visti che rigiravano,
ho deciso di affrontarli IO e essere IO a fermare loro e chiedere spiegazioni
Ho pedalato verso di loro e questo salta fuori dall’auto con la paletta
subito scende anche l’autista e mi circondano con fare aggressivo
Hanno fatto brutto…mai io di piu
conosco i loro giochetti
Mi dicono di nn fare lo spiritoso e di dirgli dove stavo andando
Li rispondo che io lo spiritoso lo faccio quanto voglio perche sono ridicoli, perchè questo non è il modo di chiedere i documenti, che mi hanno messo in pericolo su uno stradone, che non hanno manco detto buonasera e che mi danno del TU nonostante non li conosca…
Chiedo di fornire a me i documenti, visto che “le palette le vendono a 2 euri dal cinese” e “che la . Grigia ce l’hanno un sacco di italiani”
Loro mi mostrano velocemente il tesserino, mettendolo via prima che possa sbirciare i nomi
Aggiungo sarcastico che nn sono nemmeno in grado di pedinarti nonostante li paghino per questo, perchè SONO STATO IO A FERMARE LORO,
a chiedergli di identificarsi prima di dargli il mio ID e a fargli ben presente che
delle loro provocazioni me ne sbatto il cazzo
perche nn ho niente da nascondere nè da perdere
Specifico che non sono dovuto a spiegargli dove vado se si tratta di “un normale controllo di polizia” ma, visto che insistevano con aggressività, chiedendomi domicilio a bologna, amici, lavoro, etc, li dico che se proprio lo vogliono sapere, chiamo in loco il mio avvocato e ne riparliamo con lui
Finalmente si calmano e gli spiego che nn è proprio giornata
che la mattina un suv mi ha quasi investito, che un cosentino cinquantenne xhe vive a Bologna da 30 anni voleva tagliarmi la gola in pieno giorno perche gli so passato TROPPO vicino in bici (mentre andavo a comprare la colazione), che mi hanno rubato la bici, che scazzo con la mia tipa e che ci mancavano solo loro a mettere la ciliegina su questa bella e leggera giornata
Concludo che dicendogli che pensino a risolvere i problemi della città e del quartiere
invece di spender tempo e benzina a seguire uno che si va a fare na scopata
Hanno fatto i tranquilli e salutato quasi scusandosi
allora io gli ho detto che so che sono uagliuni (eran terroni) di strada come me
e che ci potremmo pure capire su dei punti…
ma che fin quando avranno un distintivo a giustificare le loro vite e
le loro azioni irrispettose della democracita di cui si riempono la bocca,
per loro non avro nessun rispetto
http://www.autoscuolavalchiampo.it/luce-lampeggiante-blugialla-e-sirena.html
Li saluto sorridendo, lui mi dice di stare attento e io gli dico che vale lo stesso per loro, perche so loro a difender un sistema marcio…io non difendo nulla se non la mia dignita di essere umano
Dopo mezz’ora di palle e tempo perso finalmente se ne vanno sparendo nella nebbia
3
Mi riprendo un attimo dalla botta emotiva e dal freddo
Faccio un paio di giri a vuoto per assicurarmi di essere rimasto “solo”
e mentre giro verso via Sandro Pertini spunta n’altra .
Sempre con due loschi maschi, sempre “confusa” sulla strada da prendere
pero’ stavolta il colore della . e’ nero
Faccio finta di non vederli, mi faccio seguire per un pochetto
e poi alla prima opportuita’ inchiodo costringendoli a superarmi
li saluto e decido di tornare a casa
Ni Modos, stasera non se scopa!!!
RISULTATO DEL DERBY DI TUTTA LA VITA
PRINCIPESSA GRAZIELLA 3
. (VERDE, GRIGIA, NERA) 0