Impelagato in problemi SOVRAstrutturali, diciamo pure storie DDE MERDA VARIE, riprendiamo in mano la pagina…da dove la si era interrotta
Intanto, per fasse du risate vi riproproniamo il sempreVerde Urban Jungle, pezzo di storia ignoto a giovanissimx e vecchissimx…e cmq simpatico da rispolverare per chi lo con0sce ya…
Stavolta parliamo del Darkettaro, altro SubTerrestre di questi lidi metropolitani egomagici
Video dedicato a due compagni anarchici che erano stati accusati di aver compiuto tra il novembre del 2010 e il luglio del 2013, 13 diversi attacchi incendiari e sabotaggi, contro banche, sedi Eni ed Enel ed altri obiettivi, nella zona dei Castelli Romani.
Lo scorso Maggio 2015, davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello è caduta l’aggravante d’aver agito per scopo di terrorismo:
Questo ha comportato che:
Per Gianluca Iacovacci la condanna a 6 anni inflitta in primo grado è stata ridotta a 3 anni e lo scorso 16 giugno è stato scarcerato ed ORA si trova agli arresti domiciliari.
Mentre ad Adriano Antonacci la pena è stata ridotta da 3 anni e 8 mesi a 1 anno e 8 mesi, già espiati, quindi ORA è LIBERO.
Un pò in ritardo ma presxFinalmenteABBene (Uff eCCheCeVoH)esce la seconda puntata del RadioP(ost)K(aotic)T(ime)W(ild)S(olitary)S(tory), questa volta il 0.1.
La puntata è stata registrata il 7 febbraio ma per Cataclismi NoN PrevistIII esce solo adesso.
Specie particolarmente numerosa, con i suoi esemplari che abitano tane ampie, denominate discoteche, in cui si consumano misteriosi riti di massa accompagnati da musiche che hanno in comune un unz unz alla base.
Caratteristiche del discotecaro: cellulare, sigaretta, bicchiere di cocktail fosforescenti, quasi radioattivi, atteggiamento esibizionista.
Il discotecaro cerca ovunque di ricreare il suo habitat naturale.
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Bologna: nel’udienza del 1 marzo 2016 Nicola Gai e Sergio Maria Stefani sono stati assolti dall’accusa di tentata istigazione a delinquere (art. 414 cp) per una lettera di Nicola del 2014, intercettata dall’autorità carceraria, in cui Nicola faceva positivamente riferimento all’attacco avvenuto ad Atene nei confronti dell’auto del direttore del carcere.Nicola aveva scelto il rito abbreviato in questo procedimento.
Di seguito l’avviso di questa indagine del febbraio 2014.
Ferrara- Febbraio 2014 – E’ stato notificato a Nicola Gai l’ avviso di essere indagato dalla Procura di Bologna (a cui passano da Genova, per competenza territoriale, gli incartamenti relativi a procedimenti in corso sui compagni in AS2 a Ferrara dopo la sentenza di condanna in primo grado) per istigazione a delinquere relativamente allo scritto ”Sulla lotta anti carceraria” sottoposto alla censura dal carcere ferrarese nel giugno 2013. Nel testo Nicola citava diversi episodi di attacco a livello italiano ed internazionale come esempio di lotta contro il carcere, in particolare la Procura non ha digerito il riferimento all’ auto della direttrice del carcere maschile di Koridallos ad Atene, fatta saltare in aria da un gruppo che ha poi rivendicato l’ azione come Ccf/Fai
Commenti disabilitati su Nicola e Sergio assolti nel processo per tentata istigazione a delinquere
L’ultimo ITAliano che ha saputo affrontare faccia a faccia l’esistente
COLPENDO NEL SEGNO UNO DEI SUOI TENTACOLI
53min, DVCAM, Italy 2009
COLPO AL CUORE. Morte non accidentale di un monarca è un documentario storico diverso dal solito. Le interviste e le analisi che attraversano il film hanno due differenti direzioni. La prima è ripercorrere la vita di Gaetano Bresci e il regicidio di Umberto I, con la chiara volontà di raccontare il personaggio, praticamente dimenticato dai libri di storia, ed analizzare un contesto difficile che l’Italia ha vissuto come quello dell’epoca umbertina. L’altra è l’analisi politica del gesto: la volontà di riscatto, l’azione individuale al di là della propaganda del fatto, l’impossibilità di restare inermi di fronte a delle atroci ingiustizie. Un gesto contestualizzabile anche ai giorni nostri, al di là dei sovrani e dei potenti. Un gesto vivo in chiunque abbia, come Bresci, la forza rivoluzionaria di dire basta ed abbattere il simbolo…
Parole di Gaetano Bresci subito dopo l’arresto: « Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d’assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ‘98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d’assedio emanati con decreto reale. »
Dedichiamo questa prima puntata, la 0.0., a tutta una serie di compagnx, conosciutx o meno, che per tutta un’altra serie di motivi, si trovano a subire le conseguenze della repressione di questo sistema illeggittimo.
Non vogliamo fare differenze, non vogliamo dedicaRCI SOLO all’ORTICELLO DI CASA NOSTRA, quindi non faremo NOMI SPECIFICI
Lo stato è na merda per tuttx, dovunque esso sia, dovunque esso voglia nascere (anche se SI PARLA nelle “romantiche” e martoriate Palestina e Rojava per esempio); e dovunque reprime, da NORD a SUD, da EST a OVEST, quindi per una volta appiattiamo le differenze, prendendo atto che Esso va combattuto e boicottato in ogni sua espressione tentacolare.
Vi condividiamo il materiale prodotto in seguito alla visita di Omar Garcia al Vag61 di Bologna, lo scorso 13 novembre 2015.
Vi ricordiamo che Omar è uno dei sopravvissuti alla notte di Iguala del 26 settembre 2014 in Messico, in cui autorità locali, statali, federali ed esercito agirono in maniera coordinata e chirurgica contro gli studenti organizzati della Escuela Normal Rural di Ayotzinapa, ammazzando 3 ragazzi e facendone sparire nel nulla altri 43.
Da allora non si hanno notizie, il governo messicano continua a raccontare menzogne sul fronte interno ed estero mentre ragazzi, famiglie, avvocati, un’equipe indipendente di antropologi forensi e un ampio movimento nazionale continuano la ricerca dei 43 scomparsi.
1
La sera di sabato 30 gennaio
Esco da dove ero e non trovo la bici
A Bologna ne rubano tante
Smadonno e ringrazio il cielo per darci un caprio espiatorio su cui sfogarci
(in realtà svariatx: Madonne, Gesù, Patretern’ e angeli varx…che puntualmente schiodo dal cielo)
Ma non mi abbatto
Ho amici e una ciclofficina a disposizione
Recupero una graziella, si chiama Principessa
Esco avvolto dalla insopportabile nebbia padana che si taglia con l’affettatrice
e un freddo umido che pervade ossa doloranti perché rotte numerose volte
Nonostante la serata da lupi e la desolazione, a ben guardare non sono solo
Mi sò portato dietro la coda da XM24
Una serie di . mi ha seguito per oltre 10 km
da via Fioravanti fino in via Emilia Ponente
e anche a ritroso, tornando verso la Bolognina
Guardate il tragitto
Li ho visti La . in questione era verde
Durante il tragitto li ho fatto fare giri di rotonde due, tre volte e ho deciso di non seminarli
Sai com’è, la bici è agile, permette cambi direzionali incontrollabili e comincerei a ragionarci seriamente sulla sua grande utilità come mezzo di spostamento
2
Facendo due giri a vuoto semino la prima .
ma nè spuntata n’altra poco dopo, stavolta grigia
…e ancora dietro
La cosa comincia a farsi surreale ed anche pericolosa
quando supero via Terracini e mi lancio verso la discesona di via Vittorio Sabena,
uno stradone a due corsie in una sola direzione
accostato da un’altra corsia d’emergenza che io percorrevo in bici
La strada in questione porta a un sottopassaggio, ovvero un tunnel
per poi risalire verso la rotonda che svia verso Prati di Caprara e l’Ospedale Maggiore
Proprio sotto il ponte, sti paramilitari in borghese cominciano a starmi attaccati dietro
tenendo l’andatura della bici
Io mi sposto a destra ma non passano e allora sono io che freno portandomeli di fianco
Quando li guardo fanno finta di nulla, accellerano e vanno via
Innervosito faccio la salita a manetta, sicuro di reicontrarmeli in cima
Gia pronto a un fermo mi avvio convinto di affrontarli
ma loro non ci sono
Mi immagino che, essendo stati sgamati, hanno preferito ritirarsi
Invece mentre faccio lentamente via Prati di Caprara verso il semaforo rosso
la . grigia mi affianca nuovamente, ma continuano a non guardarmi
A quel punto mi sono fermato per capire cosa minchia stessero facendo
e quando scatta il semaforo verde partono a dx su via Emilia Ponente (dir.Modena)
fermandosi a pochi metri dalla svolta, in una piccola area di fronte un palazzo signorile
Sconfortato e innervosito gli sono andato incontro e loro sono partiti verso di me
li ho messi in controsenso, poi costretti di traverso in mezzo al traffico sull’incrocio tra via Emilia Ponente, via Prati di Caprara e via Sandro Pertini,
raggirati ancora e mi ci sono messo dietro, intanto che il traffico si rifermava al semaforo.
Scattato il verde sti cazzoni , partono per via Emilia Ponente,
nonostante ci sia un divieto grande cosi
che rende quella direzione (verso Porta San Felice) accessibile solo agli autobus
Ma loro posson tutto, raggirare i divieti dai loro padroni inventati,
perseguitare una persona pensando che sia tanto stupida da non accorgesene
Alla fine si sono fermati e quando li ho visti che rigiravano,
ho deciso di affrontarli IO e essere IO a fermare loro e chiedere spiegazioni
Ho pedalato verso di loro e questo salta fuori dall’auto con la paletta
subito scende anche l’autista e mi circondano con fare aggressivo
Hanno fatto brutto…mai io di piu
conosco i loro giochetti
Mi dicono di nn fare lo spiritoso e di dirgli dove stavo andando
Li rispondo che io lo spiritoso lo faccio quanto voglio perche sono ridicoli, perchè questo non è il modo di chiedere i documenti, che mi hanno messo in pericolo su uno stradone, che non hanno manco detto buonasera e che mi danno del TU nonostante non li conosca…
Chiedo di fornire a me i documenti, visto che “le palette le vendono a 2 euri dal cinese” e “che la . Grigia ce l’hanno un sacco di italiani”
Loro mi mostrano velocemente il tesserino, mettendolo via prima che possa sbirciare i nomi
Aggiungo sarcastico che nn sono nemmeno in grado di pedinarti nonostante li paghino per questo, perchè SONO STATO IO A FERMARE LORO,
a chiedergli di identificarsi prima di dargli il mio ID e a fargli ben presente che
delle loro provocazioni me ne sbatto il cazzo
perche nn ho niente da nascondere nè da perdere
Specifico che non sono dovuto a spiegargli dove vado se si tratta di “un normale controllo di polizia” ma, visto che insistevano con aggressività, chiedendomi domicilio a bologna, amici, lavoro, etc, li dico che se proprio lo vogliono sapere, chiamo in loco il mio avvocato e ne riparliamo con lui
Finalmente si calmano e gli spiego che nn è proprio giornata
che la mattina un suv mi ha quasi investito, che un cosentino cinquantenne xhe vive a Bologna da 30 anni voleva tagliarmi la gola in pieno giorno perche gli so passato TROPPO vicino in bici (mentre andavo a comprare la colazione), che mi hanno rubato la bici, che scazzo con la mia tipa e che ci mancavano solo loro a mettere la ciliegina su questa bella e leggera giornata
Concludo che dicendogli che pensino a risolvere i problemi della città e del quartiere
invece di spender tempo e benzina a seguire uno che si va a fare na scopata
Hanno fatto i tranquilli e salutato quasi scusandosi
allora io gli ho detto che so che sono uagliuni (eran terroni) di strada come me
e che ci potremmo pure capire su dei punti…
ma che fin quando avranno un distintivo a giustificare le loro vite e
le loro azioni irrispettose della democracita di cui si riempono la bocca,
per loro non avro nessun rispetto
http://www.autoscuolavalchiampo.it/luce-lampeggiante-blugialla-e-sirena.html
Li saluto sorridendo, lui mi dice di stare attento e io gli dico che vale lo stesso per loro, perche so loro a difender un sistema marcio…io non difendo nulla se non la mia dignita di essere umano
Dopo mezz’ora di palle e tempo perso finalmente se ne vanno sparendo nella nebbia
3
Mi riprendo un attimo dalla botta emotiva e dal freddo
Faccio un paio di giri a vuoto per assicurarmi di essere rimasto “solo”
e mentre giro verso via Sandro Pertini spunta n’altra .
Sempre con due loschi maschi, sempre “confusa” sulla strada da prendere
pero’ stavolta il colore della . e’ nero
Faccio finta di non vederli, mi faccio seguire per un pochetto
e poi alla prima opportuita’ inchiodo costringendoli a superarmi
li saluto e decido di tornare a casa
Ni Modos, stasera non se scopa!!!
RISULTATO DEL DERBY DI TUTTA LA VITA PRINCIPESSA GRAZIELLA 3 . (VERDE, GRIGIA, NERA) 0