Atenas: Traficantes de drogas atacan a tres anarquistas en Exarcheia.
En las primeras horas de la mañana del 27 de febrero, tres anarquistas sufrieron un ataque perpetrado por traficantes de drogas. Los atacantes realizaron el asalto con la intención de asesinar a los tres anarquistas en la plaza Exarchia. Las tres personas heridas también son ocupantes del Centro Social Ocupado “Vox”. El ataque de la mafia se produjo después de la intervención de los anarquistas para impedir comentarios sexistas hacia una mujer.
Como resultado:
1) G.K. se convirtió en el blanco de un ataque con arma que fue evitado gracias a la intervención de otro anarquista.
2) El segundo anarquista atacado con un cuchillo y como consecuencia sufrió una lesión en la cabeza.
3) El tercer anarquista sufrió un asalto extremadamente violento perpetrado por un grupo de personas y actualmente se encuentra hospitalizado en estado crítico debido a un traumatismo craneoencefálico grave.
Como respuesta al ataque criminal iniciado por la mafia paramilitar estatal, los amigos de los anarquistas agredidos llaman a concentrarse en la Universidad Politécnica de Atenas esta noche a las 22:00.
Información de Mpalothia traducida por Free Collective.
Commenti disabilitati su ATENAS: TRAFICANTES DE DROGAS ATACAN A TRES ANARQUISTAS EN EXARCHEIA.
Se oyen otra vez… disparos
Dejando un rastro de sangre a su paso
Se agita la tierra derramando su llando
Se rompe la vida con gritos de espanto
Hombres, niños, mujeres, ancianos
Sus cuerpos mutilados ahora riegan los campos
NO
La muerte no sabe jugar
Que está bien y que está mal
NO
La muerte no tiene piedad
Se lleva a todos por igual
NO
La muerte no conoce el dolor
No tiene corazón
NO La muerte no es esclava de dios
En la escuela de… los asesinos
El diablo maneja en la sombra los hilos
Conspira día y noche contra el destino
El fascismo se prepara para el genocidio
En la escuela de… los asesinos
El diablo maneja en la sombra los hilos
Conspira día y noche contra el destino
De un pueblo que lucha por el pan de sus hijos
Commenti disabilitati su Abra Kadaver – La Escuela de las Américas
Video dedicato a due compagni anarchici che erano stati accusati di aver compiuto tra il novembre del 2010 e il luglio del 2013, 13 diversi attacchi incendiari e sabotaggi, contro banche, sedi Eni ed Enel ed altri obiettivi, nella zona dei Castelli Romani.
Lo scorso Maggio 2015, davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello è caduta l’aggravante d’aver agito per scopo di terrorismo:
Questo ha comportato che:
Per Gianluca Iacovacci la condanna a 6 anni inflitta in primo grado è stata ridotta a 3 anni e lo scorso 16 giugno è stato scarcerato ed ORA si trova agli arresti domiciliari.
Mentre ad Adriano Antonacci la pena è stata ridotta da 3 anni e 8 mesi a 1 anno e 8 mesi, già espiati, quindi ORA è LIBERO.
Un pò in ritardo ma presxFinalmenteABBene (Uff eCCheCeVoH)esce la seconda puntata del RadioP(ost)K(aotic)T(ime)W(ild)S(olitary)S(tory), questa volta il 0.1.
La puntata è stata registrata il 7 febbraio ma per Cataclismi NoN PrevistIII esce solo adesso.
Bologna: nel’udienza del 1 marzo 2016 Nicola Gai e Sergio Maria Stefani sono stati assolti dall’accusa di tentata istigazione a delinquere (art. 414 cp) per una lettera di Nicola del 2014, intercettata dall’autorità carceraria, in cui Nicola faceva positivamente riferimento all’attacco avvenuto ad Atene nei confronti dell’auto del direttore del carcere.Nicola aveva scelto il rito abbreviato in questo procedimento.
Di seguito l’avviso di questa indagine del febbraio 2014.
Ferrara- Febbraio 2014 – E’ stato notificato a Nicola Gai l’ avviso di essere indagato dalla Procura di Bologna (a cui passano da Genova, per competenza territoriale, gli incartamenti relativi a procedimenti in corso sui compagni in AS2 a Ferrara dopo la sentenza di condanna in primo grado) per istigazione a delinquere relativamente allo scritto ”Sulla lotta anti carceraria” sottoposto alla censura dal carcere ferrarese nel giugno 2013. Nel testo Nicola citava diversi episodi di attacco a livello italiano ed internazionale come esempio di lotta contro il carcere, in particolare la Procura non ha digerito il riferimento all’ auto della direttrice del carcere maschile di Koridallos ad Atene, fatta saltare in aria da un gruppo che ha poi rivendicato l’ azione come Ccf/Fai
Commenti disabilitati su Nicola e Sergio assolti nel processo per tentata istigazione a delinquere
L’ultimo ITAliano che ha saputo affrontare faccia a faccia l’esistente
COLPENDO NEL SEGNO UNO DEI SUOI TENTACOLI
53min, DVCAM, Italy 2009
COLPO AL CUORE. Morte non accidentale di un monarca è un documentario storico diverso dal solito. Le interviste e le analisi che attraversano il film hanno due differenti direzioni. La prima è ripercorrere la vita di Gaetano Bresci e il regicidio di Umberto I, con la chiara volontà di raccontare il personaggio, praticamente dimenticato dai libri di storia, ed analizzare un contesto difficile che l’Italia ha vissuto come quello dell’epoca umbertina. L’altra è l’analisi politica del gesto: la volontà di riscatto, l’azione individuale al di là della propaganda del fatto, l’impossibilità di restare inermi di fronte a delle atroci ingiustizie. Un gesto contestualizzabile anche ai giorni nostri, al di là dei sovrani e dei potenti. Un gesto vivo in chiunque abbia, come Bresci, la forza rivoluzionaria di dire basta ed abbattere il simbolo…
Parole di Gaetano Bresci subito dopo l’arresto: « Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d’assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ‘98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d’assedio emanati con decreto reale. »
Sono più di tre anni che guardo a quanto accade nel bel paese con un certo distacco…non certo per scelta, ma a causa di infami mura che rendono ovattata e, a volte, distorta la percezione di quello che succede fuori. Quella che non è cambiata è la felicità che provo quando ho notizia di un qualche atto di rivolta, è la stessa di sempre che scalda il cuore quando si vede la vita irrompere nella realtà e sconvolgere la rassegnazione che, troppo spesso, caratterizza il quotidiano. Detto questo, immaginatevi il sussulto, quando il 5 dicembre, guardando il telegiornale regionale (anche se il resort che mi ospita si trova
in Emilia Romagna vediamo quello del veneto…) sento la giornalista, con voce di circostanza, dire: “assalto degli anarchici insurrezionalisti al centro di Venezia, numerosi danneggiamenti…”. Che gioia vedere bancomat “anneriti”, scritte “infuocate” sui muri e bottegai “sconvolti” dalla violenza degli anarchici…Allo stesso modo provate ad immaginare la delusione e la frustrazione, il giorno dopo, sempre guardando il telegiornale, quando mi sono reso conto che i bancomat non erano anneriti dalle fiamme, ma dalla vernice, le vetrine intonse e i pericolosi anarchici altro non erano che “vandali che avevano sporcato la città e disturbato un tranquillo sabato pomeriggio con le loro intemperanze”. Naturalmente, vi sto raccontando le mie impressioni su quella giornata “vissuta” attraverso le lenti distorte della televisione e di pregiudizi/desideri che animano la mia visione della lotta anarchica, ma credo che da ciò possa essere di qualche utilità provare a trarre, comunque, alcune considerazioni di carattere più generale. Continue reading →
Commenti disabilitati su Riflessioni e illazioni (verosimili…)
Dedichiamo questa prima puntata, la 0.0., a tutta una serie di compagnx, conosciutx o meno, che per tutta un’altra serie di motivi, si trovano a subire le conseguenze della repressione di questo sistema illeggittimo.
Non vogliamo fare differenze, non vogliamo dedicaRCI SOLO all’ORTICELLO DI CASA NOSTRA, quindi non faremo NOMI SPECIFICI
Lo stato è na merda per tuttx, dovunque esso sia, dovunque esso voglia nascere (anche se SI PARLA nelle “romantiche” e martoriate Palestina e Rojava per esempio); e dovunque reprime, da NORD a SUD, da EST a OVEST, quindi per una volta appiattiamo le differenze, prendendo atto che Esso va combattuto e boicottato in ogni sua espressione tentacolare.
Anarchia e acrazia L’anarchia è sempre acratica, ma l’acrazia non sempre è anarchica, per cui tra anarchia ed acrazia non vi è coincidenza.
I termini anarchia e acrazia sono frequentemente utilizzati come sinonimi, benché il solo termine anarchia indichi una vera e propria dottrina politica.
Anarchia fa riferimento alla mancanza di principi o poteri che organizzino gerarchicamente la società.
L’acrazia invece indica la mera assenza del potere supremo (τὸ κρατοῦν), sostituito da un ordine volontario.
L’anarchia è, dunque, incompatibile con qualsiasi gerarchia, mentre l’acrazia nega il dominio, ma non esclude la possibilità di gerarchie all’interno della società.
L’anarchia è un ordine basato sull’assioma della non costrizione e dove le regole di coesistenza sono il risultato di liberi accordi volontari. L’acrazia, in tutto e per tutto in sintonia con il termine anarchia, ritiene che le persone non siano nate per obbedire ad un potere costituito, ma per decidere autonomamente.
Il termine acrazia può essere utilizzato sia per indicare società senza governo ma con gerarchie (esempio: civilta organizzate in tribù autonome in cui tuttavia permangono rapporti gerarchici), sia società senza governo e senza rapporti gerarchici “orizzontali”.
Il termine può anche essere utilizzato per indicare, semplicemente, l’assenza del governo o dello stato.
Video che racconta la lotta del villaggio di Alvaro Obregòn contro la costruzione di un Parco Eolico, nell’Istmo de Tehuantepèc, nello stato di Oaxaca, in Messico.
Il video originale è di gennaio 2015, fatto durante una carovana libertaria che visitava i territori interessati dal progetto. È stato ripreso e doppiato a novembre 2015.