Il movimento Hip Hop underground, per come lo concepiamo e lo viviamo noi, ha solide basi nel conflitto: nasce dalla strada, si pone in contrapposizione alla legge, si fa veicolo di protesta nei confronti del potere.
Sappiamo che un mondo sotterraneo vive facendosi beffa di tentativi di recupero del sistema di ciò che nel sottosuolo nasce e prolifera, proponendo un’alternativa reale all’immaginario gangsta-sessista e materialista di cui invece si nutre ampiamente l’Hip Hop commerciale.
Mettendo in opposizione al business il puro piacere creativo e la necessità di entrare in conflitto con il mondo sovrastante del dominio, riscopriamo il potenziale sovversivo dell’Hip Hop attraverso l’autoproduzione, l’illegalismo dei graffiti, l’appropriazione di spazi quali piazze e strade per praticare la breakdance o i cerchi di freestyle.
Chiamare una jam in uno squat anarchico per noi ha il significato di riportare l’attenzione degli affezionati dell’ Hip Hop verso quelli che sono per noi i modi di intendere non solo il conflitto ma anche “il fare festa”, le relazioni fra individui, l’attenzione verso x altrx, la solidarietà e il sostegno verso le individualità e i gruppi in lotta e/o colpite della repressione.
Per questo motivo accompagniamo l’organizzazione di concerti e serate ad una più ampia riflessione, che ci aiuti a creare un ambiente e una socialità il più possibile libera dalle diverse forme di oppressione diffuse nella società dominante.
Quindi non troverete qui dentro gente pagata per servire al bar o fare la pizza, bensì individualità che con il loro impegno intendono sostenere x detenutx ed x indagatx anarchicx e le pratiche conflittuali e di attacco diretto contro questo sistema d’oppressione, contro le sue istituzioni e contro i suoi gregari.
Ricorda inoltre che non sei in un locale ma in un posto occupato, all’interno del quale vivono persone che negli anni hanno sempre rifiutato ogni trattativa e compromesso con le istituzioni e che di conseguenza sono costantemente sotto attacco e a rischio di sgombero.
L’ingresso è volutamente a sottoscrizione libera perché la condivisione di musica e socialità non sia prerogativa esclusiva di chi se lo può permettere, lasciando libero chiunque di scegliere se e di quanto contribuire.
Tutto il ricavato di queste giornate andrà a sostegno dx prigionierx e indagatx per le operazioni repressive “Scripta Manent” e “Panico”