Sono più di tre anni che guardo a quanto accade nel bel paese con un certo distacco…non certo per scelta, ma a causa di infami mura che rendono ovattata e, a volte, distorta la percezione di quello che succede fuori. Quella che non è cambiata è la felicità che provo quando ho notizia di un qualche atto di rivolta, è la stessa di sempre che scalda il cuore quando si vede la vita irrompere nella realtà e sconvolgere la rassegnazione che, troppo spesso, caratterizza il quotidiano. Detto questo, immaginatevi il sussulto, quando il 5 dicembre, guardando il telegiornale regionale (anche se il resort che mi ospita si trova
in Emilia Romagna vediamo quello del veneto…) sento la giornalista, con voce di circostanza, dire: “assalto degli anarchici insurrezionalisti al centro di Venezia, numerosi danneggiamenti…”. Che gioia vedere bancomat “anneriti”, scritte “infuocate” sui muri e bottegai “sconvolti” dalla violenza degli anarchici…Allo stesso modo provate ad immaginare la delusione e la frustrazione, il giorno dopo, sempre guardando il telegiornale, quando mi sono reso conto che i bancomat non erano anneriti dalle fiamme, ma dalla vernice, le vetrine intonse e i pericolosi anarchici altro non erano che “vandali che avevano sporcato la città e disturbato un tranquillo sabato pomeriggio con le loro intemperanze”. Naturalmente, vi sto raccontando le mie impressioni su quella giornata “vissuta” attraverso le lenti distorte della televisione e di pregiudizi/desideri che animano la mia visione della lotta anarchica, ma credo che da ciò possa essere di qualche utilità provare a trarre, comunque, alcune considerazioni di carattere più generale. Continue reading →
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Il 21 Novembre 1922 muore assassinato in una prigione in Texas, l’anarchico e rivoluzionario Ricardo Flores Magón che ha influenzato e successivamente influenzerà tutta una corrente di pensiero che prende forma nella rivoluzione armata che andrà avanti dal 1910 al 1917 in Messico.
Il 21 Novembre 2015 alcuni Collettivi Libertari hanno realizzato alcune attività per ricordare la sua opera e il suo pensiero
e per dare slancio alla lotta anticarceraria.
Di seguito l’audio del comunicato dei familiari e amici di
Un 21 de Noviembre de 1922 muere asesinado encerrado en una prisión de Texas, el anarquista y revolucionarioRicardo Flores Magón quien inflenciará con sus ideas y acciones toda una corriente de pensamiento en la revolucion armada de 1910 en México.
Colectivos Libertarios realizaron actividades para recordar su obra y resaltar la lucha anticarcelaria.
Compartimos un audio del comunicado de los familiares y amigos
Segnaliamo un RadioNotiziario prodotto da alcune individualità in Messico, chiamato MLNoticiasDeAbajo, Medios Libres Notizie dal Basso, pubblicato l’11 febbraio 2016.
Ragazzi, maschietti, machoni (soprattutto)
è arrivato il nucleare in tutte le nostre case
e finalmente possiamo dire basta
a quelle inevitabili seghe a mano, diurne e notturne,
che per secoli hanno scalfito i nostri palmi
lasciando segni inconfondibili e calli irrecuperabili.
Da adesso in avanti i vostri bisogni più impellenti saranno soddisfatti in un batter di ciglia…
Basta una presa, una sega elettrica e darai un taglio netto e rapido a tutti i tuoi problemi.
Ci raccomandiamo vivamente di maneggiare con la stessa cautela della sega a mano
Dedichiamo questa prima puntata, la 0.0., a tutta una serie di compagnx, conosciutx o meno, che per tutta un’altra serie di motivi, si trovano a subire le conseguenze della repressione di questo sistema illeggittimo.
Non vogliamo fare differenze, non vogliamo dedicaRCI SOLO all’ORTICELLO DI CASA NOSTRA, quindi non faremo NOMI SPECIFICI
Lo stato è na merda per tuttx, dovunque esso sia, dovunque esso voglia nascere (anche se SI PARLA nelle “romantiche” e martoriate Palestina e Rojava per esempio); e dovunque reprime, da NORD a SUD, da EST a OVEST, quindi per una volta appiattiamo le differenze, prendendo atto che Esso va combattuto e boicottato in ogni sua espressione tentacolare.
Ragazzx scusatemi ma è un momento di rottura totale con persone ed esistente e non mi va di far finta di niente o lasciarmi scorrere addosso questa rabbia senza affrontarla, somatizzarla e canalizzarla. E nemmeno chiudermi in me stesso come se fosse un problema solo mio, perchè sono certo che alcune cose riguardan tuttx, anche quellx che preferiscono rifugire certe questioni e domande esistenziali.
Dopo più di tre mesi a Bologna mi dico, onestamente e senza presunzione, di essere sprecato in questa fogna triste di città che tuttx avete contribuito a rendere così puzzolente col vostro immobilismo e la solita comodità di fondo di chi forte abbaia (perche’ sotto sotto col culo sempre e comunque parato!) ma per mordere non ha manco la dentiera, perchè scambiata per l’ultima bustina di felicità artificiale!
La questione dei “movimenti” vari ed eventuali, prolungati o estemporanei,
manipolati o spontanei, È CHE FINISCONO.
Voglio dire nel tempo e nello spazio.
Il movimento è vissuto come ALTRO DA SE’, una cosa fuori ed esterna alle nostre vite private, atomizzate in comodi appartamenti all’ultima moda.
“Il movimento“, mai stato così immobile, inconcludente, autocelebrativo , consumista e allo stesso tempo autoconsumista, è anche così perchè formato, diretto e attraversato da ambigux personaggx, tipo figlx, nipotx, amicx, parentx alla lontana di: pretx, cattolicx reazionarx, timoratxDidio, profetx, evangelizzatorx, psicorigidx, sbirrx,spie, para-militari, imbroglionx, ereditierx, latifondistx, impiegatx pubblicamente parassitx, politicx, ricconx, massonx, sfruttatorx, industrialx, banchierx, notai, avvocatx, ingegnerx, sindacx, insegnantx, intellettualx, artistx, medicx, albergatorx, manager, finanzierx, principi, principesse, re, regine, contx, vescovx, vassallx, funzionarx
Presupponendo che, come per quelli del NORD (con poche eccezioni) e della LEGA, DI QUESTI QUA IO NE FAREI ANCHE A MENO {risolvendo in un colpo solo due questioni: la densità della popolazione mondiale e la loro RI-EDUCAZIONE (visto che moltx non sanno campare, non sono autonomx ne’ materialmente ne’ socialmente)}, già che ce li si deve accollare (nella loro disagiatEzza umana e rispetto al fatto di non sapersela cavar da soli).
DOBBIAMO ZUCARE LA LORO ABITUDINE ALLA SUPERFICIALITÀ, ARTIFICIOSITA’ DEI PIACERI, ECONOMIZZAZIONE DELLA RELAZIONI, GERARCHIZZAZIONE, PREVARICAZIONI, ATTEGGIAMENTI DI SUFFICIENZA, SUPPONENZA, INVADENZA, INCOERENZA, DISCREPANZA
E CAZZO QUANTI MAL DI PANZA CHE, IN SOSTANZA,
RENDONO LA MINESTRA, DA COSA BUONA E SANA,
NA COSA MOLESTA, pESADA, INSOPPORTABILE;
PERSI IN BICCHERI PIENI DI VINO E CHIACCHIERE, NIENTE TARALLUCCI NIENTE APERITIVI E NOCCIOLINE QUA SO PACCHERI.
PERCHE’ QUI C’È QUALCUNX, E PURTROPPO NON SOLO QUALCUNX,
CHE GLI SCHIAFFONI nEllA VITA NON SE LI è MAI PRESI, MANCO DA UNO SBIRRO
e non perchè sia più furbo dex altrx (anzi so quellx coniglx CHE SCAPPAN PRIMA o i controllori delle retrovie, dove non succede nulla)…
PERò C’HANNO NA’ MAGLIETTA con CheGUEVARA o la A di APATIA
ZUCATEVI LA VOSTRA POCHEZZA E FATEVI I CONTI CON I VOSTRI SOLDI, PERCHE’ SONO GLI UNICI CON CUI ORMAI SIETE IN GRADO DI CAPIRVI!
Con amor para lxs hermanxs y rabia para lxs enemigxs y falsxs amigxs!
Anarchia e acrazia L’anarchia è sempre acratica, ma l’acrazia non sempre è anarchica, per cui tra anarchia ed acrazia non vi è coincidenza.
I termini anarchia e acrazia sono frequentemente utilizzati come sinonimi, benché il solo termine anarchia indichi una vera e propria dottrina politica.
Anarchia fa riferimento alla mancanza di principi o poteri che organizzino gerarchicamente la società.
L’acrazia invece indica la mera assenza del potere supremo (τὸ κρατοῦν), sostituito da un ordine volontario.
L’anarchia è, dunque, incompatibile con qualsiasi gerarchia, mentre l’acrazia nega il dominio, ma non esclude la possibilità di gerarchie all’interno della società.
L’anarchia è un ordine basato sull’assioma della non costrizione e dove le regole di coesistenza sono il risultato di liberi accordi volontari. L’acrazia, in tutto e per tutto in sintonia con il termine anarchia, ritiene che le persone non siano nate per obbedire ad un potere costituito, ma per decidere autonomamente.
Il termine acrazia può essere utilizzato sia per indicare società senza governo ma con gerarchie (esempio: civilta organizzate in tribù autonome in cui tuttavia permangono rapporti gerarchici), sia società senza governo e senza rapporti gerarchici “orizzontali”.
Il termine può anche essere utilizzato per indicare, semplicemente, l’assenza del governo o dello stato.
Video che racconta la lotta del villaggio di Alvaro Obregòn contro la costruzione di un Parco Eolico, nell’Istmo de Tehuantepèc, nello stato di Oaxaca, in Messico.
Il video originale è di gennaio 2015, fatto durante una carovana libertaria che visitava i territori interessati dal progetto. È stato ripreso e doppiato a novembre 2015.
Vi condividiamo il materiale prodotto in seguito alla visita di Omar Garcia al Vag61 di Bologna, lo scorso 13 novembre 2015.
Vi ricordiamo che Omar è uno dei sopravvissuti alla notte di Iguala del 26 settembre 2014 in Messico, in cui autorità locali, statali, federali ed esercito agirono in maniera coordinata e chirurgica contro gli studenti organizzati della Escuela Normal Rural di Ayotzinapa, ammazzando 3 ragazzi e facendone sparire nel nulla altri 43.
Da allora non si hanno notizie, il governo messicano continua a raccontare menzogne sul fronte interno ed estero mentre ragazzi, famiglie, avvocati, un’equipe indipendente di antropologi forensi e un ampio movimento nazionale continuano la ricerca dei 43 scomparsi.
Cronologicamente parlando questa è la prima pubblicazione del blogche ho voluto chiamare pktWildSolitaryStory (per esteso PostKaoticTimeWildSolitaryStory e “cifrato” pktWSS), dove spero collaborino in maniera costruttiva innanzitutto amicx e compagnx italieni e internazionali che conosco da tempo; ma anche chiaramente chi si fa vivx, chi dà segni di vita creativi, chi manda robbe condivisibili dalla numerosissima redazione…
Con calma vi spiegherò i come e i perché, anche perchè onestamente dopo i trenta anni belliechecompiutime li sto ancora cercando (i perchè dico) e spero di non trovarli mai onestamente. Non ho manco fatto na mail di contatto ma arrivarà a breve.
SONO SERIO, ho solo come la sensazione di esser nato con qualcosa conficcato nel culo e,
per assurdo, confesso che potrei anche starci comodo…
ma se me lo fossi scelto io e non uno schifoso pappone che gode a farci inculare da un nerone
da quando la donna e l’uomo sono sulla fottuta e stupratissima mai+vergine Madre Terra.
A parte le cazzate e l’incazzo, ci sto ancora pensando, intendoalla forma da dare alla pagina, anche se un piano malefico vi anticipo che c’è e presto ne nasceranno frutti e conseguenze.
Di pagine “anarchiche” ce ne sono tante, troppe.
Troppi copia e incolla, troppa informazione senza analisi, abuso di googleTranslate, ansia da prestazione, ovvero pubblicare tutto e subito e, in tempi non sospetti, anche cazzate, notizie false, corrotte, vere a metà o non concordate con le persone in questione, prigionierx compresx. Proprio come fa il potere con i suoi strumenti di dis-informazione (televisione, radio, pubblicità, internet, educazione scolarizzata…).
Qui si vuole fare altro, ma di questo parleremo in un’altra puntata, anzi in anteprima vi dico che faremo perlomeno e per cominciare, PodCa(o)st, stile RadioCane (http://www.radiocane.info/) per intenderci sullo stile, ma piu simile a un progetto che avevo particolarmente a cuore e che tantissimx non conoscono…
a me piange il cuore perche’ sto’ uaglione qua, che e’ n’amico, oltre a doversi zucare le beghe (ancora una volta onnipresenti e immobilizzanti) del movimento napulegno, le persecuzioni poliziesche, i pedinamenti dei falchi (sapete cosa sono? Chiedete a chiunque sia di napoli e provincia), minacce, imbruttimenti di autobba svariatx ed infine, ma non ultimo anzi, si e fatto carico di remare contro corrente con il GALEONE ARENATO.
Parlo di RadioAzione, defunta con mia enorme pena la scorsa estate 2015, dopo 4 anni di trasmissioni radio e controinformazione selezionata, o armeno ce provava.
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È certo che rimane il progettoyu.radioazione. che ringraziamo per il suo enorme contributo alla diffusione della propaganda in quelle regioni dell’Europa Balcanica e oltre. Mandiamo un forte abbraccio complice a chi ci sta dietro! Tanta forza fratellx e sorellx, anche se ci dividono frontiere che non abbiamo deciso noi”>
Mo’ che cazzo mi sento per farmi due risate, ascoltare bella musica, di sentirmi leggere (bene e/o male dipendeva dalla vodka) racconti di T. Kaczynski averci un punto di vista quantomeno differente dalla massa informe rispetto quello che chiamano universo anarchico? Tornate perfavore
Vi premetto che YO nn mi definisco anarchico, bensi Acrata ed esiste una sottile ma grande differenza fra le due terminologie, comunque inventate e incastrate in categorie che rinnego e mi so scollato da dosso da un bel po’, ma ve lo dico per chiarire e capirci da subito.
Se volete buttarci un occhio vi copio i due link cosi non vi dovete manco sbattere, non omettendo di premettere che non li ho scritti io bensi’ la comunita’ virtuale:
Oh questo e’ il mio punto di vista e nessunx dice o proclama che sia la VERITA’ con la V maiuscola…sono arrivato al punto di fare un blog per poter scrivere (avrei preferito risparmiarmelo ed avere confronti veri ma ho sbagliato continente) espignere la robba che mi piace: la musica, i docu, i video, le poesie, le sveglie, il rap, il punx, la grafica, i disegni, le foto, le ricette vegane e del buonvivere, etc.
Vorrei che il blog diventasse un contenitore di controcultura
ma da solo nun cha pozz maj fa!!!
La controcultura underground o come preferite chiamarla. Ma quella vera veramente, originale e autoprodotta. Per il resto ripeto che abbondano i siti da cui attingere e poi da quando c’e FaceBook {che mai piu’ nominero’ pubblicizzandolo se non nella formula FB(I), poi non dite che non capite come scriviamo}, e quindi fate pure.
Qua per ora decido io e magari un po’ piu’ avanti, poco a poco e senza fretta, se ne riparla aka seguiranno aggiornamenti
Potrebbe sembrare autoritario questo tono ma vi dico che non e’ ne’ la prima ne’ l’unica pagina che gestisco/gestiamo e per esperienza e meglio mettere le mani avanti e chiarire prima ancora di mettere la prima cosa si pensa di fare.
Piano piano verra’ fuori la “struttura” della pagina, i contenuti, le discussioni etc.
QUI E ORA e’ stata una emergenza particolare che mi ha costretto a casa e dato il tempo necessario, la “calma” e lo slancio per cominciare questo progetto…l’ennesimo. Per il resto che dire, se proprio siete sul filo del rasoio, fermatevi e godetevi la piacevole suspence; se non vi cambia nulla tornate a fare quello che stavate facendo. Passo e chiudo.
Invece per tuttx i futurx appassionatx delle pkt(PostKaoticTimes)WildSolitaryStories
Faccio un ennesimo chiarimento per non farmi odiare da subito; mettiamola metaforicamente e diciamo che sono un po’ inselvatichito anche se sotto sotto bbbuono, che ho ancora dei buoni canini per mordere ma che all’occorrenza si rilassano in un bel sorriso.
1
La sera di sabato 30 gennaio
Esco da dove ero e non trovo la bici
A Bologna ne rubano tante
Smadonno e ringrazio il cielo per darci un caprio espiatorio su cui sfogarci
(in realtà svariatx: Madonne, Gesù, Patretern’ e angeli varx…che puntualmente schiodo dal cielo)
Ma non mi abbatto
Ho amici e una ciclofficina a disposizione
Recupero una graziella, si chiama Principessa
Esco avvolto dalla insopportabile nebbia padana che si taglia con l’affettatrice
e un freddo umido che pervade ossa doloranti perché rotte numerose volte
Nonostante la serata da lupi e la desolazione, a ben guardare non sono solo
Mi sò portato dietro la coda da XM24
Una serie di . mi ha seguito per oltre 10 km
da via Fioravanti fino in via Emilia Ponente
e anche a ritroso, tornando verso la Bolognina
Guardate il tragitto
Li ho visti La . in questione era verde
Durante il tragitto li ho fatto fare giri di rotonde due, tre volte e ho deciso di non seminarli
Sai com’è, la bici è agile, permette cambi direzionali incontrollabili e comincerei a ragionarci seriamente sulla sua grande utilità come mezzo di spostamento
2
Facendo due giri a vuoto semino la prima .
ma nè spuntata n’altra poco dopo, stavolta grigia
…e ancora dietro
La cosa comincia a farsi surreale ed anche pericolosa
quando supero via Terracini e mi lancio verso la discesona di via Vittorio Sabena,
uno stradone a due corsie in una sola direzione
accostato da un’altra corsia d’emergenza che io percorrevo in bici
La strada in questione porta a un sottopassaggio, ovvero un tunnel
per poi risalire verso la rotonda che svia verso Prati di Caprara e l’Ospedale Maggiore
Proprio sotto il ponte, sti paramilitari in borghese cominciano a starmi attaccati dietro
tenendo l’andatura della bici
Io mi sposto a destra ma non passano e allora sono io che freno portandomeli di fianco
Quando li guardo fanno finta di nulla, accellerano e vanno via
Innervosito faccio la salita a manetta, sicuro di reicontrarmeli in cima
Gia pronto a un fermo mi avvio convinto di affrontarli
ma loro non ci sono
Mi immagino che, essendo stati sgamati, hanno preferito ritirarsi
Invece mentre faccio lentamente via Prati di Caprara verso il semaforo rosso
la . grigia mi affianca nuovamente, ma continuano a non guardarmi
A quel punto mi sono fermato per capire cosa minchia stessero facendo
e quando scatta il semaforo verde partono a dx su via Emilia Ponente (dir.Modena)
fermandosi a pochi metri dalla svolta, in una piccola area di fronte un palazzo signorile
Sconfortato e innervosito gli sono andato incontro e loro sono partiti verso di me
li ho messi in controsenso, poi costretti di traverso in mezzo al traffico sull’incrocio tra via Emilia Ponente, via Prati di Caprara e via Sandro Pertini,
raggirati ancora e mi ci sono messo dietro, intanto che il traffico si rifermava al semaforo.
Scattato il verde sti cazzoni , partono per via Emilia Ponente,
nonostante ci sia un divieto grande cosi
che rende quella direzione (verso Porta San Felice) accessibile solo agli autobus
Ma loro posson tutto, raggirare i divieti dai loro padroni inventati,
perseguitare una persona pensando che sia tanto stupida da non accorgesene
Alla fine si sono fermati e quando li ho visti che rigiravano,
ho deciso di affrontarli IO e essere IO a fermare loro e chiedere spiegazioni
Ho pedalato verso di loro e questo salta fuori dall’auto con la paletta
subito scende anche l’autista e mi circondano con fare aggressivo
Hanno fatto brutto…mai io di piu
conosco i loro giochetti
Mi dicono di nn fare lo spiritoso e di dirgli dove stavo andando
Li rispondo che io lo spiritoso lo faccio quanto voglio perche sono ridicoli, perchè questo non è il modo di chiedere i documenti, che mi hanno messo in pericolo su uno stradone, che non hanno manco detto buonasera e che mi danno del TU nonostante non li conosca…
Chiedo di fornire a me i documenti, visto che “le palette le vendono a 2 euri dal cinese” e “che la . Grigia ce l’hanno un sacco di italiani”
Loro mi mostrano velocemente il tesserino, mettendolo via prima che possa sbirciare i nomi
Aggiungo sarcastico che nn sono nemmeno in grado di pedinarti nonostante li paghino per questo, perchè SONO STATO IO A FERMARE LORO,
a chiedergli di identificarsi prima di dargli il mio ID e a fargli ben presente che
delle loro provocazioni me ne sbatto il cazzo
perche nn ho niente da nascondere nè da perdere
Specifico che non sono dovuto a spiegargli dove vado se si tratta di “un normale controllo di polizia” ma, visto che insistevano con aggressività, chiedendomi domicilio a bologna, amici, lavoro, etc, li dico che se proprio lo vogliono sapere, chiamo in loco il mio avvocato e ne riparliamo con lui
Finalmente si calmano e gli spiego che nn è proprio giornata
che la mattina un suv mi ha quasi investito, che un cosentino cinquantenne xhe vive a Bologna da 30 anni voleva tagliarmi la gola in pieno giorno perche gli so passato TROPPO vicino in bici (mentre andavo a comprare la colazione), che mi hanno rubato la bici, che scazzo con la mia tipa e che ci mancavano solo loro a mettere la ciliegina su questa bella e leggera giornata
Concludo che dicendogli che pensino a risolvere i problemi della città e del quartiere
invece di spender tempo e benzina a seguire uno che si va a fare na scopata
Hanno fatto i tranquilli e salutato quasi scusandosi
allora io gli ho detto che so che sono uagliuni (eran terroni) di strada come me
e che ci potremmo pure capire su dei punti…
ma che fin quando avranno un distintivo a giustificare le loro vite e
le loro azioni irrispettose della democracita di cui si riempono la bocca,
per loro non avro nessun rispetto
http://www.autoscuolavalchiampo.it/luce-lampeggiante-blugialla-e-sirena.html
Li saluto sorridendo, lui mi dice di stare attento e io gli dico che vale lo stesso per loro, perche so loro a difender un sistema marcio…io non difendo nulla se non la mia dignita di essere umano
Dopo mezz’ora di palle e tempo perso finalmente se ne vanno sparendo nella nebbia
3
Mi riprendo un attimo dalla botta emotiva e dal freddo
Faccio un paio di giri a vuoto per assicurarmi di essere rimasto “solo”
e mentre giro verso via Sandro Pertini spunta n’altra .
Sempre con due loschi maschi, sempre “confusa” sulla strada da prendere
pero’ stavolta il colore della . e’ nero
Faccio finta di non vederli, mi faccio seguire per un pochetto
e poi alla prima opportuita’ inchiodo costringendoli a superarmi
li saluto e decido di tornare a casa
Ni Modos, stasera non se scopa!!!
RISULTATO DEL DERBY DI TUTTA LA VITA PRINCIPESSA GRAZIELLA 3 . (VERDE, GRIGIA, NERA) 0
Esta pagina va tambièn por al hermano de vida Christian Ignacio Callejo Barragàn (31Julio1981 – 27Enero2015)
“No he muerto. Solo me fui antes y no quiero que me recuerden con lagrimas como aquel que no tiene esperanza.
No he muerto; aunque mi cuerpo no este, siempre mi presencia se harà sentir.
Serè la alegria de este hogar que tanto compartimos, serè la brisa que besarà sus rostros,
serè un recuerdo dulce y alegre que siempre estarà en la memoria de todxs ustedes.
Serè una pagina bonita de su historia.
Perdono a todxs tomè unicamente uno de los trenes anteriores y se me olvidò decirseles…”