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il blog

scrivere un testo su questo vecchio blog resuscitato non è facile.
la pagina vuole essere un contenitore di notizie…
musica, azioni dirette, radio, pensieri, parole, cartoni animati, arresti, processi, presidi, manifestazioni, serie tv, opere o missioni anali…chi piu ne ha piu ne metta…
ci auguro di utilizzarlo come forma psichedelica per crescere assieme
un saluto acrata a tutttx
dal Messico al Cile, passando per Brasile Argentina, Peru, Indonesia, Nepal
dove esiste Internazionale Nera noi saremo presenti
la nostra sete di vendetta non si arresta
per contatti o info scrivete a
alzaitoni@inventati.org
per mail commerciali scrivere a
ilporkonero@gmail.com
hasta pronto e buon KAOS a TUTT$

Viene e va A+B

pagina chi siamo Del roVescio

Chi siamo

Quello che non appare, la zona d’ombra di ciò che viene detto, la violenza dietro lo sviluppo, il controllo dietro la sicurezza, il disciplinamento dietro l’educazione, la schiavitù dietro lo smartphone, la solitudine dietro la connessione, la cantina insanguinata sotto il salotto democratico, il gesto di ribellione non raccontato, l’insoddisfazione dietro i falsi sorrisi, il bisogno d’amore che preme dietro la rabbia, le classi dietro la comunità, lo Stato dietro il bene pubblico.
Ma anche il temporale della rivolta, l’esperienza storica e l’utopia della rivoluzione sociale, lo sconquasso che fa saltare il mondo dell’autorità e della merce, la libertà e l’uguaglianza sognate, intravviste, vissute.
Di tutto ciò vorremmo parlare in questo sito, partendo dall’attuale stato di emergenza per andare anche altrove nel tempo e nello spazio.

Sentiamo l’esigenza di affiancare alla carta – che continuiamo e continueremo testardamente a imbrattare e a diffondere – un altro strumento di comunicazione.
Per dire la nostra anche su fatti ed episodi apparentemente più minuti, la cosiddetta cronaca, che possono tuttavia aprire qualche lampo di riflessione sui tempi in cui viviamo, e, come loro rovescio, sulla vita per cui ci battiamo. Compresi quei fatti ed episodi a cui difficilmente dedicheremmo un volantino.
Per smascherare questo o quel progetto del potere economico e politico, dando all’ingiustizia nome, cognome e indirizzo.
Per provare a leggere i conflitti latenti e far conoscere le pratiche, anche piccole, di solidarietà e di autorganizzazione.
Per lanciare appuntamenti di dibattito e di lotta, e per raccontarli a modo nostro, contro il “monopolio del discorso” che la classe dominante esercita attraverso i suoi giornali e le sue televisioni.
Per dare spazio alle azioni che infrangono l’ordine del denaro e della gerarchia.
Per mettere in corrispondenza le lotte di oggi con le controstorie dell’utopia.

Non siamo né vogliamo essere dei “professionisti” né ci vogliamo far condizionare dalla “comunicazione in tempo reale”. Per comunicare davvero qualcosa, bisogna viverlo.
info@ilrovescio.info

En español

Aquello que no aparece, la zona de sombra de aquello que viene dicho, la violencia detrás del desarrollo, el control detrás de la seguridad, la disciplina detrás de la educación, la esclavitud detrás del teléfono inteligente, la soledad detrás de la conexión, el sótano sangriento bajo el salón democrático, el gesto de rebelión no declarado, la insatisfacción detrás de las sonrisas falsas, la necesidad de amor que empuja detrás de la rabia, las clases detrás de la comunidad, el Estado detrás del bien público.

Pero también la tormenta de la revuelta, la experiencia histórica y la utopía de la revolución social, la agitación que hace saltar el mundo de la autoridad y de la mercancía, la libertad y la igualdad soñadas, vislumbradas, vividas. De todo esto nos gustaría hablar en esta web, comenzando por el estado actual de emergencia para ir también a otro lugar en el tiempo y el espacio.

Sentimos la exigencia de agregar al papel – que continuamos y continuaremos tercamente a ensuciar y a difundir – otro instrumento de comunicación . Para decir nuestra opinión también sobre hechos y episodios aparentemente más pequeños, la asi llamada crónica, que sin embargo pueden abrir algunos destellos de reflexión sobre los tiempos en que vivimos y, como su contrario, sobre la vida por la que luchamos. Incluyendo aquellos hechos y episodios a los que difícilmente dedicaríamos un folleto. Para desenmascarar este o aquel proyecto del poder económico y político, dando a la injusticia nombre, apellido y dirección. Para intentar leer los conflictos latentes y dar a conocer las prácticas, incluso las pequeñas, de solidaridad y de autoorganización. Para lanzar citas para el debate y la lucha, y para contar a nuestra manera, contra el «monopolio del discurso» que la clase dominante ejerce a través de sus periódicos y sus televisores. Para dar cabida a las acciones que rompen el orden del dinero y de la jerarquía. Para meter en correspondencia las luchas de hoy con las contrahistorias de la utopía.

No somos ni queremos ser «profesionales» ni queremos ser condicionados por la «comunicación en tiempo real». Para comunicar realmente algo, se necesita vivirlo.
info@ilrovescio.info

In English

What isn’t visible, the shadowy area of what is being said, the violence behind development, the control behind security, the discipline behind education, the slavery behind the smartphone, the solitude behind the connection, the bloodstained basement under the democratic drawing-room, the gestures of rebellion that have never been told, the dissatisfaction behind the false smiles, the pressing need for love behind the anger, the different classes behind community, the State behind public welfare.

But also the storm of revolt, historical experience and the utopia of social revolution, the upheaval that is shortcircuiting the world of authority and commodities, the dreamed-of, the gazed-at, experienced freedom and equality. We’d like to talk about all that in this website, starting with the present state of emergency to then go elsewhere in time and space.

We feel the need to accompany paper – which we continue and will stubbornly continue to scribble and spread – with another instrument of communication. So as to also have our say on apparently small deeds and episodes, so-called news, which can nevertheless open up flashes of reflection on the times we are living and, acting as their reverse, on the life that we are struggling for. Including those facts and episodes that we’d probably not put in a leaflet. So as to unveil one or the other project of economic and political power, giving a name, surname and address to injustice. So as to try to understand latent conflicts and reveal practices, even small ones, of solidarity and self-organization. So as to launch appointments of discussion and struggle and to talk about the latter in our own way, against the “discourse monopoly” that the ruling class exercises with their newspapers and televisions. So as to give space to actions that break the order of money and hierarchy. So as to create a relation between today’s struggles and utopia’s counter-histories.

We are not and don’t want to be “professionals”, nor do we want to be conditioned by “communication in real time”. In order to really communicate something, you have to live it.
info@ilrovescio.info





forwArd Revolts eVERYwHERE

  • tUTTE RITORNANO
    LO sTATO E I sUOI mILLE TENTACOLI SO’AVVERTITI!
    VI SIETYE MESSI COL MESSICANX SBAJATX
  • Riflessioni e illazioni (verosimili…)

    [Italia-Carcere di Ferrara]

    Riflessioni e illazioni (verosimili…) sul corteo del 5 dicembre 2015 di Venezia.

    Fonte: lettera arrivata alla casella di posta di CNA, 5 febbraio 2016Frankenstein-torchItalia-Carcere di Ferrara 24/01/16

    E guardo il mondo da un oblò…mi annoio un po’…

    Sono più di tre anni che guardo a quanto accade nel bel paese con un certo distacco…non certo per scelta, ma a causa di infami mura che rendono ovattata e, a volte, distorta la percezione di quello che succede fuori. Quella che non è cambiata è la felicità che provo quando ho notizia di un qualche atto di rivolta, è la stessa di sempre che scalda il cuore quando si vede la vita irrompere nella realtà e sconvolgere la rassegnazione che, troppo spesso, caratterizza il quotidiano. Detto questo, immaginatevi il sussulto, quando il 5 dicembre, guardando il telegiornale regionale (anche se il resort che mi ospita si trova
    in Emilia Romagna vediamo quello del veneto…) sento la giornalista, con voce di circostanza, dire: “assalto degli anarchici insurrezionalisti al centro di Venezia, numerosi danneggiamenti…”. Che gioia vedere bancomat “anneriti”, scritte “infuocate” sui muri e bottegai “sconvolti” dalla violenza degli anarchici…Allo stesso modo provate ad immaginare la delusione e la frustrazione, il giorno dopo, sempre guardando il telegiornale, quando mi sono reso conto che i bancomat non erano anneriti dalle fiamme, ma dalla vernice, le vetrine intonse e i pericolosi anarchici altro non erano che “vandali che avevano sporcato la città e disturbato un tranquillo sabato pomeriggio con le loro intemperanze”. Naturalmente, vi sto raccontando le mie impressioni su quella giornata “vissuta” attraverso le lenti distorte della televisione e di pregiudizi/desideri che animano la mia visione della lotta anarchica, ma credo che da ciò possa essere di qualche utilità provare a trarre, comunque, alcune considerazioni di carattere più generale. Continue reading →

    Anarchia e Acrazia

    Ripreso da: http://ita.anarchopedia.org/acrazia

    ACRAZIA

    Anarchia e acrazia
    L’anarchia è sempre acratica, ma l’acrazia non sempre è anarchica, per cui tra anarchia ed acrazia non vi è coincidenza.

    I termini anarchia e acrazia sono frequentemente utilizzati come sinonimi, benché il solo termine anarchia indichi una vera e propria dottrina politica.

    Anarchia fa riferimento alla mancanza di principi o poteri che organizzino gerarchicamente la società.

    L’acrazia invece indica la mera assenza del potere supremo (τὸ κρατοῦν), sostituito da un ordine volontario.

    L’anarchia è, dunque, incompatibile con qualsiasi gerarchia, mentre l’acrazia nega il dominio, ma non esclude la possibilità di gerarchie all’interno della società.

    L’anarchia è un ordine basato sull’assioma della non costrizione e dove le regole di coesistenza sono il risultato di liberi accordi volontari. L’acrazia, in tutto e per tutto in sintonia con il termine anarchia, ritiene che le persone non siano nate per obbedire ad un potere costituito, ma per decidere autonomamente.
    Il termine acrazia può essere utilizzato sia per indicare società senza governo ma con gerarchie (esempio: civilta organizzate in tribù autonome in cui tuttavia permangono rapporti gerarchici), sia società senza governo e senza rapporti gerarchici “orizzontali”.

    Il termine può anche essere utilizzato per indicare, semplicemente, l’assenza del governo o dello stato.

    Continue reading →

    Volantino in Bolognina

    volantino

    Accorrete Numerosx, siete Tuttx invitatx

     

    Presentazioni

    El Pikete – Espero el momento del caos

    Folie à trois – Busco la paz y el conflicto

    leoneRiot

    Cronologicamente parlando questa è la prima pubblicazione del blog che ho voluto chiamare pktWildSolitaryStory (per esteso PostKaoticTimeWildSolitaryStory e “cifrato” pktWSS), dove spero collaborino in maniera costruttiva innanzitutto amicx e compagnx italieni e internazionali che conosco da tempo; ma anche chiaramente chi si fa vivx, chi dà segni di vita creativi, chi manda robbe condivisibili dalla numerosissima redazione…

    Con calma vi spiegherò i come e i perché, anche perchè onestamente dopo i trenta anni belliechecompiuti me li sto ancora cercando (i perchè dico) e spero di non trovarli mai onestamente. Non ho manco fatto na mail di contatto ma arrivarà a breve.

    SONO SERIO, ho solo come la sensazione di esser nato con qualcosa conficcato nel culo e,

    per assurdo, confesso che potrei anche starci comodo…

    ma se me lo fossi scelto io e non uno schifoso pappone che gode a farci inculare da un nerone

    da quando la donna e l’uomo sono sulla fottuta e stupratissima mai+vergine Madre Terra.

    A parte le cazzate e l’incazzo, ci sto ancora pensando, intendo alla forma da dare alla pagina, anche se un piano malefico vi anticipo che c’è e presto ne nasceranno frutti e conseguenze.

    Di pagine “anarchiche” ce ne sono tante, troppe.

    Troppi copia e incolla, troppa informazione senza analisi, abuso di googleTranslate, ansia da prestazione, ovvero pubblicare tutto e subito e, in tempi non sospetti, anche cazzate, notizie false, corrotte, vere a metà o non concordate con le persone in questione, prigionierx compresx. Proprio come fa il potere con i suoi strumenti di dis-informazione (televisione, radio, pubblicità, internet, educazione scolarizzata…).

    Qui si vuole fare altro, ma di questo parleremo in un’altra puntata, anzi in anteprima vi dico che faremo perlomeno e per cominciare, PodCa(o)st, stile RadioCane (http://www.radiocane.info/) per intenderci sullo stile, ma piu simile a un progetto che avevo particolarmente a cuore e che tantissimx non conoscono…

    a me piange il cuore perche’ sto’ uaglione qua, che e’ n’amico, oltre a doversi zucare le beghe (ancora una volta onnipresenti e immobilizzanti) del movimento napulegno, le persecuzioni poliziesche, i pedinamenti dei falchi (sapete cosa sono? Chiedete a chiunque sia di napoli e provincia), minacce, imbruttimenti di autobba svariatx ed infine, ma non ultimo anzi, si e fatto carico di remare contro corrente con il GALEONE ARENATO.

    Parlo di RadioAzione, defunta con mia enorme pena la scorsa estate 2015, dopo 4 anni di trasmissioni radio e controinformazione selezionata, o armeno ce provava.

    <span style=”font-family: DejaVu Sans Condensed,sans-serif

    È certo che rimane il progettoyu.radioazione. che ringraziamo per il suo enorme contributo alla diffusione della propaganda in quelle regioni dell’Europa Balcanica e oltre. Mandiamo un forte abbraccio complice a chi ci sta dietro! Tanta forza fratellx e sorellx, anche se ci dividono frontiere che non abbiamo deciso noi”>

    Mo’ che cazzo mi sento per farmi due risate, ascoltare bella musica, di sentirmi leggere (bene e/o male dipendeva dalla vodka) racconti di T. Kaczynski averci un punto di vista quantomeno differente dalla massa informe rispetto quello che chiamano universo anarchico? Tornate perfavore

    Vi premetto che YO nn mi definisco anarchico, bensi Acrata ed esiste una sottile ma grande differenza fra le due terminologie, comunque inventate e incastrate in categorie che rinnego e mi so scollato da dosso da un bel po’, ma ve lo dico per chiarire e capirci da subito.

    Se volete buttarci un occhio vi copio i due link cosi non vi dovete manco sbattere, non omettendo di premettere che non li ho scritti io bensi’ la comunita’ virtuale:

    http://ita.anarchopedia.org/acrazia

    http://ita.anarchopedia.org/anarchia

    Oh questo e’ il mio punto di vista e nessunx dice o proclama che sia la VERITA’ con la V maiuscola…sono arrivato al punto di fare un blog per poter scrivere (avrei preferito risparmiarmelo ed avere confronti veri ma ho sbagliato continente) e spignere la robba che mi piace: la musica, i docu, i video, le poesie, le sveglie, il rap, il punx, la grafica, i disegni, le foto, le ricette vegane e del buonvivere, etc.

    Vorrei che il blog diventasse un contenitore di controcultura

    ma da solo nun cha pozz maj fa!!!

    La controcultura underground o come preferite chiamarla. Ma quella vera veramente, originale e autoprodotta. Per il resto ripeto che abbondano i siti da cui attingere e poi da quando c’e FaceBook {che mai piu’ nominero’ pubblicizzandolo se non nella formula FB(I), poi non dite che non capite come scriviamo}, e quindi fate pure.

    Qua per ora decido io e magari un po’ piu’ avanti, poco a poco e senza fretta, se ne riparla aka seguiranno aggiornamenti

    Potrebbe sembrare autoritario questo tono ma vi dico che non e’ ne’ la prima ne’ l’unica pagina che gestisco/gestiamo e per esperienza e meglio mettere le mani avanti e chiarire prima ancora di mettere la prima cosa si pensa di fare.

    Piano piano verra’ fuori la “struttura” della pagina, i contenuti, le discussioni etc.

    QUI E ORA e’ stata una emergenza particolare che mi ha costretto a casa e dato il tempo necessario, la “calma” e lo slancio per cominciare questo progetto…l’ennesimo. Per il resto che dire, se proprio siete sul filo del rasoio, fermatevi e godetevi la piacevole suspence; se non vi cambia nulla tornate a fare quello che stavate facendo. Passo e chiudo.

    Invece per tuttx i futurx appassionatx delle pkt(PostKaoticTimes)WildSolitaryStories

    Faccio un ennesimo chiarimento per non farmi odiare da subito; mettiamola metaforicamente e diciamo che sono un po’ inselvatichito anche se sotto sotto bbbuono, che ho ancora dei buoni canini per mordere ma che all’occorrenza si rilassano in un bel sorriso.

    pktWSS 0.2. Denuncio .

    Storie di ordinaria illegalità

    PRINCIPESSA GRAZIELLA BATTE TRE .

    martelLampadina1
    La sera di sabato 30 gennaio
    Esco da dove ero e non trovo la bici
    A Bologna ne rubano tante
    Smadonno e ringrazio il cielo per darci un caprio espiatorio su cui sfogarci
    (in realtà svariatx: Madonne, Gesù, Patretern’ e angeli varx…che puntualmente schiodo dal cielo)

    Ma non mi abbatto
    Ho amici e una ciclofficina a disposizione

    Recupero una graziella, si chiama Principessa

    Esco avvolto dalla insopportabile nebbia padana che si taglia con l’affettatrice
    e un freddo umido che pervade ossa doloranti perché rotte numerose volte

    Nonostante la serata da lupi e la desolazione, a ben guardare non sono solo
    Mi sò portato dietro la coda da XM24
    Una serie di . mi ha seguito per oltre 10 km
    da via Fioravanti fino in via Emilia Ponente
    e anche a ritroso, tornando verso la Bolognina

    Guardate il tragitto

    strada

    Li ho visti
    La . in questione era verde

    Durante il tragitto li ho fatto fare giri di rotonde due, tre volte e ho deciso di non seminarli
    Sai com’è, la bici è agile, permette cambi direzionali incontrollabili e comincerei a ragionarci seriamente sulla sua grande utilità come mezzo di spostamento

    2
    Facendo due giri a vuoto semino la prima .
    ma nè spuntata n’altra poco dopo, stavolta grigia
    …e ancora dietro
    La cosa comincia a farsi surreale ed anche pericolosa
    quando supero via Terracini e mi lancio verso la discesona di via Vittorio Sabena,
    uno stradone a due corsie in una sola direzione
    accostato da un’altra corsia d’emergenza che io percorrevo in bici

    La strada in questione porta a un sottopassaggio, ovvero un tunnel
    per poi risalire verso la rotonda
    che svia verso Prati di Caprara e l’Ospedale Maggiore

    tunnel

    Proprio sotto il ponte, sti paramilitari in borghese cominciano a starmi attaccati dietro
    tenendo l’andatura della bici
    Io mi sposto a destra ma non passano e allora sono io che freno portandomeli di fianco
    Quando li guardo fanno finta di nulla, accellerano e vanno via

    Innervosito faccio la salita a manetta, sicuro di reicontrarmeli in cima
    Gia pronto a un fermo mi avvio convinto di affrontarli
    ma loro non ci sono

    Mi immagino che, essendo stati sgamati, hanno preferito ritirarsi
    Invece mentre faccio lentamente via Prati di Caprara verso il semaforo rosso
    la . grigia mi affianca nuovamente, ma continuano a non guardarmi

    A quel punto mi sono fermato per capire cosa minchia stessero facendo
    e quando scatta il semaforo verde partono a dx su via Emilia Ponente (dir.Modena)
    fermandosi a pochi metri dalla svolta, in una piccola area di fronte un palazzo signorile

    Sconfortato e innervosito gli sono andato incontro e loro sono partiti verso di me
    li ho messi in controsenso, poi costretti di traverso in mezzo al traffico
    sull’incrocio tra via Emilia Ponente, via Prati di Caprara e via Sandro Pertini,
    raggirati ancora e mi ci sono messo dietro, intanto che il traffico si rifermava al semaforo.

    Scattato il verde sti cazzoni , partono per via Emilia Ponente,
    nonostante ci sia un divieto grande cosi
    che rende quella direzione (verso Porta San Felice) accessibile solo agli autobus
    Ma loro posson tutto, raggirare i divieti dai loro padroni inventati,
    perseguitare una persona pensando che sia tanto stupida da non accorgesene
    Alla fine si sono fermati e quando li ho visti che rigiravano,
    ho deciso di affrontarli IO e essere IO a fermare loro e chiedere spiegazioni
    Ho pedalato verso di loro e questo salta fuori dall’auto con la paletta
    subito scende anche l’autista e mi circondano con fare aggressivo
    Hanno fatto brutto…mai io di piu
    conosco i loro giochetti
    Mi dicono di nn fare lo spiritoso e di dirgli dove stavo andando
    Li rispondo che io lo spiritoso lo faccio quanto voglio perche sono ridicoli, perchè questo non è il modo di chiedere i documenti, che mi hanno messo in pericolo su uno stradone, che non hanno manco detto buonasera e che mi danno del TU nonostante non li conosca…
    Chiedo di fornire a me i documenti, visto che “le palette le vendono a 2 euri dal cinese” e “che la . Grigia ce l’hanno un sacco di italiani”
    Loro mi mostrano velocemente il tesserino, mettendolo via prima che possa sbirciare i nomi
    Aggiungo sarcastico che nn sono nemmeno in grado di pedinarti nonostante li paghino per questo, perchè SONO STATO IO A FERMARE LORO,
    a chiedergli di identificarsi prima di dargli il mio ID e a fargli ben presente che
    delle loro provocazioni me ne sbatto il cazzo
    perche nn ho niente da nascondere nè da perdere
    Specifico che non sono dovuto a spiegargli dove vado se si tratta di “un normale controllo di polizia” ma, visto che insistevano con aggressività, chiedendomi domicilio a bologna, amici, lavoro, etc, li dico che se proprio lo vogliono sapere, chiamo in loco il mio avvocato e ne riparliamo con lui
    Finalmente si calmano e gli spiego che nn è proprio giornata
    che la mattina un suv mi ha quasi investito, che un cosentino cinquantenne xhe vive a Bologna da 30 anni voleva tagliarmi la gola in pieno giorno perche gli so passato TROPPO vicino in bici (mentre andavo a comprare la colazione), che mi hanno rubato la bici, che scazzo con la mia tipa e che ci mancavano solo loro a mettere la ciliegina su questa bella e leggera giornata
    Concludo che dicendogli che pensino a risolvere i problemi della città e del quartiere
    invece di spender tempo e benzina a seguire uno che si va a fare na scopata
    Hanno fatto i tranquilli e salutato quasi scusandosi
    allora io gli ho detto che so che sono uagliuni (eran terroni) di strada come me
    e che ci potremmo pure capire su dei punti…
    ma che fin quando avranno un distintivo a giustificare le loro vite e
    le loro azioni irrispettose della democracita di cui si riempono la bocca,
    per loro non avro nessun rispetto
    http://www.autoscuolavalchiampo.it/luce-lampeggiante-blugialla-e-sirena.html
    Li saluto sorridendo, lui mi dice di stare attento e io gli dico che vale lo stesso per loro, perche so loro a difender un sistema marcio…io non difendo nulla se non la mia dignita di essere umano
    Dopo mezz’ora di palle e tempo perso finalmente se ne vanno sparendo nella nebbia

    3
    Mi riprendo un attimo dalla botta emotiva e dal freddo
    Faccio un paio di giri a vuoto per assicurarmi di essere rimasto “solo”
    e mentre giro verso via Sandro Pertini spunta n’altra .
    Sempre con due loschi maschi, sempre “confusa” sulla strada da prendere
    pero’ stavolta il colore della . e’ nero
    Faccio finta di non vederli, mi faccio seguire per un pochetto
    e poi alla prima opportuita’ inchiodo costringendoli a superarmi
    li saluto e decido di tornare a casa
    Ni Modos, stasera non se scopa!!!

    RISULTATO DEL DERBY DI TUTTA LA VITA
    PRINCIPESSA GRAZIELLA      3
    . (VERDE, GRIGIA, NERA)        0